Palermo. “Il grano per le famiglie, ut commodius (perché sia utile)”.
Uno strumento da affiancare all’Euro, perfettamente legale, e
soprattutto, che ha già visto il favore di numerosi deputati. Lo propone
Giuseppe Pizzino, impegnato da tempo con “Progetto Sicilia” nel
programma di riscoperta e valorizzazione dello Statuto siciliano. La
“moneta” potrebbe essere direttamente “battuta” dalla Regione, che la
“girerebbe” alle famiglie povere: sono 200 mila quelle accertate sinora
in Sicilia. Non poche, e tendono ad aumentare. Pizzino ha spiegato,
anche durante i suoi numerosi congressi, che si tratta di una moneta
siciliana in grado di eliminare il problema di sbloccare le risorse
isolane, immobilizzate.
“Paradossalmente – esordisce – in Sicilia non mancherebbe il lavoro,
ma la liquidità. C’è un modo non convenzionale, ma legale per ricreare
liquidità”.
La moneta complementare è rispettosa dell’Euro e delle
norme statali. E non solo: “Attraverso lo Statuto – annota – abbiamo la
possibilità di emettere prestiti interni, secondo quanto scritto
nell’articolo 41. E’ una facoltà propria solo degli stati sovrani. Si
possono emettere dei buoni ordinari regionali, recuperando risorse e
utilizzare queste possibilità per convertirle in opere infrastrutturali,
creando occupazione. Abbiamo stilato un disegno di legge, presentato
presso l’assessorato agli enti locali. Un disegno controfirmato da
migliaia di siciliani, circa 11 mila. Alcuni consigli comunali hanno
partecipato alla raccolta firme, che è attualmente in atto in forma
digitale. Il progetto è stato poi illustrato in terza commissione alle
Attività produttive. Lì ci siamo trovati davanti persone che hanno
compreso, come, fra gli altri, l’on Bruno Marziano, che è rimasto
entusiasta della concretezza della questione”.
Tutto, sinora, è agli atti parlamentari, che hanno recepito le
modalità di realizzazione del percorso: Pizzino ha proposto svariati
campi di applicazioni infrastrutturali, immediatamente esecutivi. “La
moneta euro – approfondisce – tende a creare risparmio e non spesa. Non
così, la moneta complementare. Il grano era già stato moneta nel 1500,
proprio qui in Sicilia, sotto Filippo II”.
Il grano, inoltre, anche
simbolicamente, riveste il concetto di sacralità: “E’ sacro per la
nostra Isola – ricorda – e innesca molti collegamenti storici e
mitologici. Sull’antica moneta era inciso: “Ut commodius”. Cioè, “perché
te ne serva”. Lincoln, ad esempio, diceva che se in una fase economica
manca la liquidità, questa deve comunque essere ricreata e distribuita”.
Come avverebbe questo “circuito”. La Regione accrediterebbe la moneta
ai siciliani, partendo dalle fasce sociali maggiormente in difficoltà.
Ad esempio 5000 grani per un gruppo di famiglie in disagio: ogni grano
vale 2 euro, quindi quel nucleo recupererebbe la somma di 10000 euro da
spendere in prodotti siciliani. “La cosa funziona – aggiunge – perché lo
Statuto, all’articolo 36, consente d’incassare i tributi in qualsiasi
forma. Non ci sarebbe, quindi, timore che la moneta possa esser
rifiutata. Si possono davvero pagare tutte le tasse (comprese quelle
comunali), ed effettuare gli acquisti di cui la singola famiglia ha
realmente bisogno. Chi riceve la moneta non ha debiti. Ma deve
dimostrare di essere povero.
E dovrà veicolare l’acquisto su prodotti
siciliani, la moneta rafforza la sua funzione. S’è risolto un problema
immediato, legato alla povertà. La Regione può rimetterla in circuito
pagando i suoi creditori. Con la moneta, poi, no si possono pagare ne
mazzette, né tangenti, né droga”. Ut commodius, appunto: per sostenersi.
Non per vizi, né per tabacchi, né per fini che non siano esclusivamente
legali. Cosa serve adesso per Progetto Sicilia, che ha fatto una serie
d’iniziative sociali e guridiche?”Occorre solo un po’ di coraggio da
parte della politica – conclude – . Abbiamo parlato con tutti i deputati
all’Ars, ma il programma prevede una forte dose di forza e decisione
per risollevare l’Isola”.
fonte:
Roberto Rubino
http://www.reteregione.it/giuseppe-pizzinouna-moneta-complementare-alleuro-contro-poverta/
Progetto Sicilia è una formazione politica che parteciperà alle elezioni comunali e regionali. Progetto Sicilia realizzerà la piena occupazione, occupando tutti i disoccupati; riconoscerà il reddito sociale pari a € 10.000 l'anno a tutte le famiglie in difficoltà; un contributo pari a € 5.000 l’anno, per ogni dipendente, a tutte le imprese che operano in Sicilia. Progetto Sicilia è la soluzione al degrado ed alla povertà. Progetto Sicilia significa prosperità e benessere.
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Considerando che i cittadini dovrebbero pagare le tasse, per non entrare in conflitto duro col sistema, propongo una possibilità alternativa per iniziare. Se comuni e regione restituissero gli introiti da tasse comunali e ragionali ai cittadini in forma di scec locali , entrerebbero nelle casse pubbliche Euro e nelle tasche dei cittadini moneta interscambiabile . Il potere di acquisto dei cittadini aumenterebbe senza trucco e senza inganno.
RispondiEliminaLo Statuto speciale della Regione Siciliana istituisce, attraverso l’articolo 36, la sovranità tributaria. Rileggiamolo, nella prima parte: “Al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi patrimoniali della Regione e a mezzo di tributi, deliberati dalla medesima”. Insieme, contiamo le parole: sono 21 parole! Insieme, contiamo le lettere: sono 119 lettere. Un tweet! Meno di un tweet! Pensate, 68 anni fa, a Palermo, non a San Francisco, 60 anni prima di Williams, Glass, Dorsey e Stone, sono stati i Padri della Carta Costituzionale Siciliana a comunicare attraverso testi brevi contenuti nello Statuto. Cosa hanno voluto comunicarci 68 anni fa i Padri della Costituzione Siciliana? Un concetto molto semplice: il quanto, il quando, il come, il dove e il attraverso chi, i tributi maturati nella Regione debbano essere pagati. Quanto deve essere l’aliquota Irpef? Lo decide la Regione! Il 19, 29, 39, lo decide la Regione! Quanto l’Irap o l’Iva? Lo decide la Regione! Quando? Lo decide la Regione! Dove? Lo decide la Regione! Come? Lo decide la Regione! Attraverso chi? Lo decide la Regione! La Serit (Riscossione Sicilia) va chiusa? Lo decide la Regione, risparmiando se è si! Con quale valuta? Lo decide la Regione! Con la moneta siciliana Grano? Lo decide la Regione, guadagnando se è si! Basta scrivere 10 parole: “La Regione Siciliana adotta, garantisce, introduce il sistema monetario regionale Grano”. Un tweet. Meno di un tweet per la sovranità tributaria e monetaria. Ma veramente è così semplice? Sì, basta un semplice tweet per determinare la sovranità tributaria e monetaria. Noi siamo Progetto Sicilia e siamo innamorati dello Statuto come della Costituzione! Qualcuno, sempre gli stessi, vi dirà: mancano le norme attuative! Rispondete: normeremo attuando quanto previsto dallo Statuto!
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